LEGIONELLA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: COME GESTIRE IL RISCHIO


12.12.2025

Immagine LEGIONELLA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: COME GESTIRE IL RISCHIO

COS’È LA LEGIONELLA

La Legionella (Legionella pneumophila) è un batterio che può causare una grave forma di polmonite nota come Legionellosi o malattia del legionario.

Si trasmette per via aerea, attraverso l’inalazione di aerosol contaminato (piccolissime goccioline d’acqua), e non per contatto diretto o ingestione.

 Questo batterio può proliferare in moltissimi contesti, i luoghi più a rischio sono quelli in cui l’acqua è nebulizzata o ristagna, come:

  • impianti idrici (docce, rubinetti, serbatoi);
  • torri di raffreddamento;
  • climatizzatori e impianti HVAC (impianti integrati di riscaldamento, ventilazione e condizionamento);
  • vasche idromassaggio, piscine, fontane ornamentali.

 

DATI EPIDEMIOLOGICI PER L'ITALIA (AGG. 2022)

  • Casi totali: 3.111 casi notificati all'Istituto Superiore Sanità.
  • Incremento: Un aumento del 14% rispetto all'anno precedente, che ha riportato i numeri a valori pre-pandemici.
  • Incidenza: 51,9 casi per milione di abitanti.
  • Genere e età: La maggior parte dei casi (8,9 casi per 100.000 abitanti) ha riguardato persone di sesso maschile e di età superiore ai 65 anni.
  • Fonte: Più del 75% dei casi erano acquisiti in comunità.
  • Letalità: La mortalità ha superato il 15%.

CONTESTI CONSIDERATI A RISCHIO ELEVATO

Secondo le Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi (Conferenza Stato-Regioni 2015), gli ambienti più a rischio includono:

  • strutture sanitarie (ospedali, cliniche, RSA, case di riposo);
  • strutture turistico-ricettive (alberghi, B&B, campeggi);
  • strutture collettive (palestre, piscine, centri benessere, mense, cucine industriali).

 

OBBLIGHI SPECIFICI E BUONE PRATICHE DA ADOTTARE

 Valutazione del rischio

Per quanto riguarda la valutazione del rischio legionella (art. 17, comma 1, lettera a e art. 271 del d.lgs. 81/2008), il datore di lavoro (DL) deve individuare potenziali sorgenti di rilascio del microrganismo negli ambienti lavorativi e specifiche attività che possono comportare un rischio di esposizione a Legionella.

Per valutare la presenza di potenziali rischi è necessario considerare:

    • tipologia e complessità dell’impianto idrico;
    • caratteristiche dell’utenza (es. presenza di soggetti vulnerabili);
    • storia della struttura (es. precedenti contaminazioni, ristrutturazioni, ecc.);
    • risultati delle eventuali analisi.

I gestori di strutture recettive devono effettuare e revisionare regolarmente la valutazione del rischio, almeno ogni 2 anni (preferibilmente ogni anno) ed ogni volta che ci sia motivo di considerare che la situazione possa essersi modificata.

La valutazione del rischio nelle strutture sanitarie deve essere revisionata almeno con periodicità annuale.

 

 Analisi periodiche dell'acqua

 Vanno effettuati campionamenti dell’acqua (calda e fredda) per verificare la presenza di Legionella:

    • almeno 1 volta l’anno nelle strutture ricettive e collettive;
    • ogni 6 mesi o più frequentemente in strutture sanitarie.

I punti di prelievo devono includere:

    • serbatoi, accumuli, punti terminali (es. docce, rubinetti), vasche idromassaggio.

 

 Manutenzione e sanificazione impianti

Vige l’obbligo di effettuare:

    • pulizia e disinfezione periodica di serbatoi, autoclavi, torri evaporative, docce;
    • rimozione incrostazioni e sedimenti;
    • flussaggi regolari dei punti terminali.

Deve essere tenuto un registro delle attività di sanificazione e manutenzione, da esibire in caso di controlli da parte degli organi competenti.

 

 Predisposizione di un Piano di autocontrollo Legionella

Documento tecnico-operativo predisposto per prevenire, monitorare e gestire il rischio di contaminazione da Legionella pneumophila, deve contenere:

  • planimetrie tecniche dell’impianto idrico;
  • risultati delle analisi;
  • misure di prevenzione e controllo;
  • piano di campionamento microbiologico;
  • registro interventi;
  • procedure da attivare in caso di positività.

 

 Formazione e informazione del personale

Il personale addetto alla gestione degli impianti (tecnici, manutentori) deve essere formato sui rischi e sulle misure preventive.

Il personale addetto alle pulizie deve essere informato sulle corrette pratiche igieniche.

 

Verifiche e controlli

In caso di richiesta da parte degli organi di controllo competenti o di positività al batterio la struttura deve poter esibire:

  1. analisi del rischio contaminazione da Legionella;
  2. piano di autocontrollo aggiornato;
  3. registro delle manutenzioni e sanificazioni;
  4. risultati delle analisi microbiologiche;
  5. tracciabilità degli interventi correttivi effettuati.

 

 In caso di riscontro positivo, gli organi preposti al controllo potranno:

  • Richiedere misure correttive immediate
  • Disporre la chiusura temporanea di aree a rischio
  • Avviare un'indagine epidemiologica (soprattutto in ambito sanitario)